Ci sono volte in cui capita di scoprire una serie di romanzi molti anni dopo il suo inizio. Succede per caso, grazie a una fiera di libri usati e al destino che, tra migliaia di romanzi, ti ha messo fra le mani proprio il primo della serie. Così tu, che non vuoi affatto contrariare un così benevolo destino, cominci a cercare in ogni libreria gli altri romanzi e ti trovi a vagare tra gli scaffali con Wikipedia aperta sul telefonino e una lista “Celo-celo-mimanca” nell’altra mano (che la Gerritsen è una che s’è data da fare parecchio) sperando di trovare proprio quelli che ti servono per procedere in ordine. E pian piano ce la fai. Son soddisfazioni. Li compri, li porti a casa e li riponi in maniacale ordine sulla tua libreria e li leggi, uno via l’altro, controllando ogni volta su Wikipedia, che non si sa mai. No, non si sa mai. Ed è così che Il sangue dell’altra, quarto romanzo di Tess Gerritsen del ciclo Rizzoli e Isles, è stato letto dal sottoscritto per sesto e solo perché cominciavo a non capire più alcuni riferimenti nella storia, che altrimenti chissà.
Continua a leggere